04/02/2006 Coscienti di noi stessi
Autore: acronimo
La sera andiamo a dormire e basta! La mattina ci svegliamo e basta! Tutto qui? Tutto vero? Perchè alcuni di noi prendono consapevolezza durante il sonno per passare a straordinarie esperienze di viaggio astrale? Cos’è che ci rende vivi anche mentre dormiamo? Siamo tagliati fuori dal viaggio astrale solo perchè non riusciamo a svegliarci all’interno del nostro corpo? Esiste un muro da sfondare, una maschera da togliere, un filtro da strappare? Lo affermerò sempre: tutti, ma proprio tutti compiono viaggi astrali, il problema vero e proprio è rendersene conto. Quando poi facciamo il primo viaggio astrale cosciente allora ci tornano alla mente esperienze di cui ne ignoravamo l’esistenza. Lo sforzo vero e proprio per ottenere un viaggio astrale è quello di maturare una certa criticità degli eventi ed una certa attenzione verso noi stessi e le sensazioni che ci circondano. ESEMPIO A: sto dormendo, ad un tratto divento consapevole, comincio a ragionare, sento il mio corpo che respira, sento il mio corpo che russa, sento la pesantezza del corpo. Tali sensazioni si affievoliscono e comincio a fluttuare nella stanza, cerco di mantenere l’attenzione di quello che mi sta succedendo il più alta possibile e cerco di essere più vivido possibile. ESEMPIO B: mi addormento con o senza qualche tecnica di preparazione all’uscita, poi arrivano le vibrazioni che mi rendono consapevole ed esco dal corpo visualizzando pian piano l’ambiente che mi compare davanti, svolacchio per la stanza. Cosa è successo? Perchè sono diventato consapevole, che differenza c’è tra me e chi non riesce nell’impresa? Partiamo da un esempio banale: l’incubo! Quando abbiamo un incubo in qualche modo la nostra attenzione si allerta e cerchiamo di autosvegliarci a causa della forte emozione che stiamo vivendo, la quale porta a galla la nostra consapevolezza. In fine riusciamo a svegliarci (menomale). Abbiamo appena interagito seppur lontanamente con la nostra coscienza addormentata nel sonno. Cominciamo a riflettere su questo punto e stiliamo ipotesi e relazioni come esercizio personale. Per oggi è tutto, questo articolo vuole solo essere un punto di inizio verso le “proprie” riflessioni personali per comprendere come semplicemente con un “incubo” possiamo diventare consapevoli e relazionare tale esperienza alla presa di coscienza naturale del viaggio astrale. Questo per capire che tutti noi possiamo raggiungere tale consapevolezza perchè parte integrante del nostro essere.