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Raggiungere il viaggio astrale ripaga enormemente gli sforzi fatti e tutto il lavoro di preparazione fisico e mentale svolto sino a quel momento, ma non per tutti la porta si apre al primo colpo. Quali sono allora i tempi giusti, le aspettative da porsi e gli ostacoli da superare?Prima di tutto bisogna togliersi dalla mente qualsiasi schema fisso: per uscire in astralenon ci sono regole, non ci sono tempi, non ci sono modi giusti e modi sbagliati. Ognuno di noi col tempo sviluppa un proprio modo personale che sarà unico nel suo genere. Certamente all’inizio è giusto seguire una procedura e non lo dico per contraddire quello che ho appena detto , ma lo dico per far comprendere che chi si avvicina al viaggio astrale per le prime volte non ha ancora maturato in se il concetto di viaggio astrale e dunque ha bisogno di una sorta di linea guida. Sarà il tempo e la comprensione di “intento” e “sensazione” che lo porterà a camminare da solo in equilibrio tra i due mondi. I tempi per raggiungere il viaggio astrale dipendono da persona a persona e non c’è un giusto periodo di tirocinio. Nel mio caso c’è voluto un anno prima di arrivare all’indimenticabile prima volta, per altri può bastare un’ora o per qualcuno succede addirittura in modo spontaneo e a volte passando dalle sgradevoli “paralisi notturne”.Ci tengo a ricordare che tutti usciamo dal corpo, il vero problema è diventare consapevoli mentre si vive l’esperienza. Tutta la preparazione che viene proposta sui libri o sul forum o sul sito aiuta in qualche modo a sviluppare una certa attenzione della propria lucidità, mantenendo una linea guida tra il piano fisico e quello astrale mentre il corpo fisico si addormenta. In realtà possiamo portare con noi la lucidità dallo stato di veglia, ma possiamo sviluppare la lucidità anche dopo esserci addormentati riuscendo a riconoscere i segnali proposti alla nostra attenzione come ad esempio le vibrazioni o la consapevolezza di essere all’interno di un sogno o di essere gia in astrale. Col tempo verrà naturale distinguere un sogno dalla realtà ed un viaggio astrale da un sogno. Alcuni vincoli diverranno più leggeri ed alcune incongruenze oniriche diverranno meccanismi d’uscita. Molti di voi scrivono preoccupandosi perchè dopo molti sforzi e dopo molti giorni di preparazione non sono riusciti ad ottenere nulla, ci terrei a dare conforto dicendo loro che da un giorno all’altro la porta potrebbe aprirsi, ma è giusto dire e considerare che il viaggio astrale è una meta da maturare non solo tecnicamente ma anche mentalmente: chi lo va a raccontare al vostro inconscio che questa notte volerete sopra il vostro corpo e trapasserete il muro per librarvi tra le nuvole? Forse non riesco a spiegarmi bene ma vorrei sottolineare che raggiungere qualcosa nella vita non è solo il tragitto che ci separa da tale cosa, ma è l’affronto del persorso nel suo insieme che potrà farci comprendere che il viaggio astrale non è lontano anni luce, ma è sempre stato li appoggiato sul nostro comodino, è il punto di vista che deve cambiare, è la prospettiva che deve mutare!! Ma non preoccupatevi questo avverrà comunque e sempre, ma ognuno di noi avrà i propri tempi di reazione per abbattere i propri muri. Quando ho raggiunto il viaggio astrale consapevole mi sono reso conto di quante volte ero gia uscito in precedenza ma non me ne ero mai accorto!!!In definita non forzate mai nulla e non abbiate fretta, osservate le vostre sensazioni ed esplorate i limiti del vostro respiro, dei vostri suoni interni. Restate immobili ad osservare il buoi sotto le vostre palpebre, imparate a conoscere il formicolio delle vostre gambe e respirate profondamente: seite proprio sicuri di essere svegli in questo momento? |
wow.. molto interessante, probabilmente senza esserne cosciente l'ho già fatto… devo riprovare e non arrendermi!
GRAZIE!
🙂