29/04/2007 FALSI RISVEGLI: sai riconoscere la realtà da un viaggio astrale? E i sogni?
Autore: acronimo
(immagine tratta da: http://www.magmaonline.it/computergrafica2.htm)
Questo articolo è tratto dalla discussione aperta sul forum di viaggioastrale.it al seguente indirizzo: CLICCAMI
Per praticità farò copia e incolla dei due articoli che ho postato nella discussione sul forum, per l’integrità del discorso e i post in risposta a tale discussione, necessari a completare l’insieme del discorso vi rimando al link sopra indicato:
(POST 1)
Cosa sono i falsi risvegli?
In pratica a volte capita di star sognando, quando all’improvviso prendiamo coscienza all’interno del sogno…. ad un tratto riflettiamo sul fatto che forse potremmo essere fuori dal corpo quando all’improvviso ci svegliamo improvvisamente nel nostro letto. Tutto sembra estremamente reale, tanto da indurci ad alzarci normalmente e magari riflettese sul fatto che pochi secondi prima stavamo sognando…. quando wooooom ci ritroviamo ancora una volta a svegliarci nel nostro letto, in preda alla confusione e frastornati, sicuri e convinti che un attimo prima eravamo realmente svegli!!!
Questa è la sintesi di un falso risveglio. Il fatto è che quando ci svegliamo la prima volta, tutto è così reale da essere più vivido della realtà in cui adesso sro sceivendo . Risvegliarsi la seconda volta nel mondo materiale è come perdere un po’ di consapevolezza.
Vi assicuro che l’esperienza è straordinaria!!!
(POST 2)
Ma passiamo alla seconda parte di questo thread, una divagazione dell’argomento principale che può completare lo studio:
SAI RICONOSCERE I SOGNI DALLA REALTA’?
…o i sogni da un uscita fuori dal corpo?
Ne abbiamo parlato se pur marginalmente diverse volte qua e la sul forum. E come dimostrato sopra, nei post che abbiamo scritto, a volte non riusciamo neanche a distinguere se siamo svegli nella realtà o se siamo svegli nel piano astrale. Proviamo a rapportare l’esperienza di falso risveglio con un semplice sogno, effettivamente c’è differenza? Caspita, direi una differenza assoluta, se confondiamo un’uscita dal corpo con un risveglio nella realtà, vuol dire che la difficoltà vera sta nel capire se siamo fuori dal corpo o se siamo svegli! Il sogno in questo caso è passato veramente in second’ordine, il sogno in confronto sarà solo un’esperienza in terza persona, ovattata e confusa, priva di riferimenti vividi e di ragionamento consapevole proprio. Spesso nelle mie uscite, o nelle uscite di altri utenti del forum avrete letto che al momento di spiccare il volo o di gettarsi dal terrazzo, ci vengono mille scrupoli e ci chiediamo se effettivamente siamo fuori dal corpo o se siamo svegli, questo dovrebbe farvi riflettere e farvi capire che tra un sogno e un viaggio astrale c’è una netta differenza in tutto e per tutto. E’ anche per questo che col tempo impariamo addirittura a capire e renderci conto degli stessi sogni che stiamo facendo e quando va bene, ne prendiamo il controllo, trasformando il sogno in un sogno lucido o esasperando il contesto tanto da creare un “corto circuito illogico” e dissolvere le pareti oniriche che ci separano dalla consapevolezza vivida!!
Come esercizio: durante la vostra giornata, durante uno dei qualsiasi gesti che state facendo, ponetevi la domanda o comunque frasi del genere.
Ciao Acronimo, io sono nuova nel sito e non ho ancora letto tutti i post, quindi non so se ne avrete gia’ parlato. L’anno scorso ho cominciato a leggere il libre di Carlos Castaneda “L’arte di sognare” . E’ un libro molto denso…. al punto che non lo ho ancora finito di leggere…. ecco , te ne parlo perche forse potrebbe darti qualche spunto teorico riguardo il significato dei viaggi astrali. Premetto che anche se non ho fatto dei viaggi astali “coscienti” ( li ricordo solo come “sogni” un po’ particolari, ma adesso ho la certezza che in realta’ erano dei viaggi astrali)io non ho dubbi riguardo la loro veridicita’, sinceramente preferisco addentrarmi nello studio di questo fenomeno che prendo per “buono”. Vedo nel forum che parecchie persone hanno ancora dei dubbi anche se hanno avuto delle conferme personali abbastanza consistenti.. questo atteggiamento secondo me ostacola il progresso nello sviluppo delle conoscenze riguardanti questo campo cosi misterioso, come ha cercato di fare Monroe. ok , mi sono dilungata un po’, spero tu mi possa scusare. un saluto, ciao
Ciao Mary…..ho letto 2 volte il libro di cui mi parli, l’ho trovato interessantissimo e allo stesso tempo mi ha messo in testa altri spunti su cui riflettere.
Per quanto riguarda le certezze e le esperienze: non è facile accettare la cosa anche dopo un’esperienza reale, ci sono meccanismi psicologici che ci limitano e influiscono seriamente su quanto ricordiamo di aver vissuto….
GRazie…buon proseguimento..